giovedì, Settembre 19

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E chi non beve con me, peste lo colga!
Medioevo, Storia

E chi non beve con me, peste lo colga!

Questo celebre anatema pronunciato dall'attore Amedeo Nazzari (1907-1979) nel film di Blasetti, "La cena delle beffe" (1942), ambientato nella Firenze dei Medici, può essere utilizzato, "scherzosamente", per definire il rapporto con il bere nella società medievale. Dalle classi agiate e dominanti al popolo, l'uomo medievale ama profondamente bere e con questo termine indichiamo tutto ciò che non è acqua, liquido disdegnato da tutti e cui si ricorre solo per necessità. Vino, birra, sidro, idromele e tante altre misture sono ingollate in quantità impensabili per noi contemporanei e sono alla base non soltanto di grandi sbronze, risse e malesseri ma anche di una "socialità" diffusa, importante e spesso, soprattutto tra i nobili, ritualizzata. Le "regole" del bere Bonvesi...
L’idromele, “l’aceto” degli Dei
Alimenti e Filiera Produttiva

L’idromele, “l’aceto” degli Dei

L’aceto, di vino o derivante da altre materie prime vegetali, è un liquido acido impiegato generalmente come condimento o nella preparazione di salse. Questa bevanda, ha una storia abbastanza antica. Le uve, o meglio il vino, non è la sola e principale materia prima per produrre aceto. Di notevole importanza, anche storica, ci sono: l’aceto di Idromele, a base di miele; l’aceto di mele, oltre chedi altre matrici vegetali (riso, canna da zucchero, birra, pere, ecc.). Un caso particolare è l’aceto Idromele (una tipica bevanda prodotta e consumata presso i popoli del Nord Europa a base di miele), rappresenta, rispetto alle matrici di partenza già citate, un’origine animale. L’Idromele rivestiva una notevole i0mportanza per i popoli scandinavi, dato che era la bevanda di Odino, inoltr...
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