giovedì, Settembre 19

Tag: longobardi

Le armi dei guerrieri Longobardi
Medioevo, Storia

Le armi dei guerrieri Longobardi

Le cosiddette migrazioni barbariche non riguardavano alcune migliaia di predoni ma interi popoli. I guerrieri erano accompagnati da mogli, bambini, anziani e ingenti salmerie oltre ad armenti e altri animali. Quando nel 568 i Longobardi varcarono le Alpi Giulie e sciamarono di fatto indisturbati nella pianura padana, secondo alcune stime attendibili, erano tra i 150.000 e i 180.000 individui, con al seguito anche contingenti di altre popolazioni come i Sassoni che si erano uniti a loro, durante la loro lunga migrazione dal Nord Europa. Lo scramasax I longobardi erano un popolo guerriero che non ebbe difficoltà a conquistare il Nord Italia praticamente indifeso. Ma com’erano armati questi minacciosi guerrieri? Quasi tutti gli uomini abili erano armati fino ai denti. L’arma principal...
Il conflitto tra Carlo Magno e Costantinopoli
Medioevo, Storia

Il conflitto tra Carlo Magno e Costantinopoli

I rapporti diplomatici tra le due entità politiche più potenti dell'Europa, il regno franco e l'impero bizantino, attraversarono due fasi distinte. Nei suoi primi anni di regno Carlo, nonostante le pressioni del Papa, si era impegnato a mantenere buoni rapporti con Costantinopoli. Un matrimonio dinastico A dispetto della presenza del principe Adelchi associato al trono longobardo  dal 759 al 774 dal padre Desiderio allo scopo di garantire una pacifica successione nel regno e costretto all'esilio in Costantinopoli in seguito alla caduta del regno longobardo ad opera delle armate franche, Carlo accettò nel 781, su richiesta dell'imperatrice Irene, di dare in sposa sua figlia Rotruda a Costantino VI. Costantino VI era succeduto al trono ...
Gli antefatti della guerra contro gli Avari
Medioevo, Storia

Gli antefatti della guerra contro gli Avari

Carlo Magno era ben deciso a regolare i conti con gli Avari e il pretesto per questa prospettiva gli fu offerto dal duca Tassilone, capo dei Bavari, una popolazione germanica distribuita tra la Baviera e l'Austria e che confinava direttamente con le terre degli Avari. Tassilone era il classico vaso di coccio tra due vasi di ferro, da una parte i Franchi, a cui si era già sottomesso ai tempi del padre di Carlo, Pipino e dall'altra i Longobardi. Per contrastare l'egemonia franca il duca dei Bavari aveva sposato una figlia di re Desiderio, ma dopo la sconfitta di quest'ultimo nel 774, Tassilone si rese conto che ormai non aveva alcuno spazio di manovra e la sua indipendenza politica era del tutto tramontata. A Carlo non bastava più la sottomissione di Tassilone ma voleva integrare ...
L’evoluzione del diritto nell’Alto  Medioevo
Medioevo, Storia

L’evoluzione del diritto nell’Alto Medioevo

Con la fine dell'Impero Romano d'Occidente l'Italia si frammenterà progressivamente in dominazioni ed entità statali differenti e quindi è impossibile trovare un percorso unitario dell'ordinamento giudiziario e del diritto valido per tutta la penisola. Tuttavia il diritto Romano rimane il "substrato" giuridico su cui si innerveranno le successive articolazioni giuridiche barbariche. Bisanzio rimane l’erede romanarum legum come attestano il Codex Theodosianus del 438-439 e, nel secolo successivo, il grande Codex di Giustiniano. Il  Codice teodosiano  è una raccolta ufficiale di costituzioni imperiali voluta dall'imperatore romano d'oriente Teodosio II (408-450). Venne pubblicata, dopo una fase di gestazione lunga 9 anni, il 15 febbraio 438, e...
Dei delitti e delle pene…nel Medioevo
Medioevo

Dei delitti e delle pene…nel Medioevo

https://www.youtube.com/watch?v=migdEBlr3Vw In epoca medioevale la massima fonte del potere e del diritto era rappresentato dal Papa e dall'Imperatore. Queste due autorità supreme però delegavano sul territorio ad una serie di soggetti (feudatari, alti prelati, vassalli, funzionari imperiali) l'amministrazione della giustizia e l'irrogazione delle pene. La violenza era un fattore endemico di tutte le società medioevali, da quelle dei regni romano-barbarici alla Firenze di Dante Alighieri e l'omicidio come le aggressioni fisiche non suscitavano la riprovazione morale dei nostri tempi. In realtà il reato che costituiva agli occhi delle società medioevali il massimo "strappo" della convivenza civile era il furto, su cui si esercitava il massimo biasimo sia delle classi do...
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