giovedì, Settembre 19

Tag: maggio 1945

Terboven, il commissario del Reich per la Norvegia che non  voleva arrendersi
Storia

Terboven, il commissario del Reich per la Norvegia che non voleva arrendersi

Josef Antonius Heinrich Terboven era nato a Essen il 23 maggio 1898 e quindi fece in tempo a partecipare giovanissimo alla Prima Guerra Mondiale. Nel 1923 entrò nel  Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori, prendendo parte al putsch di Monaco. Con la presa del potere del Partito Nazista Terboven, abbandonò l'impiego in banca per dedicarsi alla politica.  Deputato al Reichstag dal 1930, l'anno successivo divenne Gauleiter di Essen, nel 1936 presidente della provincia del Reno, raggiungendo gli apici della gerarchia nazista. Con lo scoppio della seconda guerra mondiale Terboven viene nominato nel 1940 commissario nazista per la Norvegia. Durante l'occupazione non si fece scrupoli a sfruttare l'economia del paese e a sopprimere qualunque tipo di ribellione della popolazion...
Il caso della doppia cerimonia di resa della Germania
Storia

Il caso della doppia cerimonia di resa della Germania

https://www.youtube.com/watch?v=ixP-2skEBF8 L'8 maggio 1945, il comandante in capo delle forze anglo-americane Dwight Eisenhower riceve un telegramma molto duro di Aleksej Antonov, vicecapo di stato maggiore sovietico che contesta il testo della capitolazione tedesca firmato a Reims così come trasmesso dal capo di stato maggiore Bedell Smith. I sovietici affermano che il documento non corrispondeva a quello preparato dalla Commissione consultiva europea su incarico dei tre governi alleati Stati Uniti, Unione Sovietica e Gran Bretagna. A niente valgono le rassicurazioni di Eisenhower che sostiene che il testo firmato a Reims è identico a quello concordato. In realtà l'ira di Stalin mira a ben altro. Il dittatore georgiano pretende una nuova cerimonia di capitolazione da e...
La resa incondizionata del Terzo Reich
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La resa incondizionata del Terzo Reich

Sono passati pochi minuti dopo mezzanotte, quando il 7 maggio 1945, nella stazione radio di Flensburg, sede del governo provvisorio tedesco, giunge il messaggio con il quale il colonnello generale Jodl aveva inviato dal quartier generale di Eisenhower la richiesta dei pieni poteri per la firma della resa incondizionata. Fallito ogni tentativo di giungere ad una pace separata con le forze americane, anche il "falco" Jodl si era convinto che non c'era altra strada percorribile se non quella di una capitolazione generale e senza condizioni delle forze armate tedesche. Il grandammiraglio Dönitz riunì subito i suoi collaboratori più stretti per un esame della situazione e nonostante la rabbia per il "ricatto" americano che minacciava in caso di prosecuzione del conflitto una ...
La fine di Himmler
Storia

La fine di Himmler

Il 6 maggio 1945, nel pomeriggio, maggio, Dönitz decise di compiere un passo che rimandava da tempo: destituì Himmler da tutte le sue cariche. Ma come si arriva all'epilogo della carriera del famigerato capo delle SS e Ministro dell'Interno nazista? La situazione di Himmler si era fatta precaria quando, ancora in vita Hitler, i suoi tentativi di arrivare ad una pace separata con gli Alleati avevano scatenato la rabbia del Furher. Estromesso dal testamento politico del dittatore nazista, Himmler aveva seguito Dönitz a Flensburg, sede dell'ultimo e brevissimo governo del Terzo Reich. La sua ambizione era quella di rappresentare ancora una volta la posizione di Numero Due all'interno della gerarchia nazista. Dimostrando un totale scollamento con la realtà di un regime letteralment...
L’insurrezione di Praga
Storia

L’insurrezione di Praga

La situazione per i nazisti, nel Protettorato di Boemia e Moravia, aveva iniziato a complicarsi fin dall'estate del 1944, quando ormai era evidente che Hitler aveva perso la guerra. Nella popolazione ceca cresceva l'adesione ai movimenti di resistenza e con essa gli attentati alle linee ferroviarie e gli atti di sabotaggio si facevano sempre più frequenti. Karl Hermann Frank, ministro e rappresentante del Reich, nonché capo supremo delle Ss e della polizia nel Protettorato, aveva reagito inasprendo la repressione. Nonostante questo verso la fine di aprile del 1945 i disordini dilagavano in quasi tutta la Boemia e la Moravia. L'accerchiamento di Berlino da parte dei sovietici e la veloce avanzata da ovest delle truppe anglo-americane erano il segnale che la guerra fosse davvero ...
I campi   di concentramento americani all’indomani  della  capitolazione  tedesca
Storia

I campi di concentramento americani all’indomani della capitolazione tedesca

Nella primavera del 1945 con la conquista della Renania e l’annientamento della sacca della Ruhr il numero di soldati della Wehrmacht caduti in mano alle truppe anglo-americane era salito vertiginosamente e questa massa di prigionieri aveva posto seri problemi logistici a coloro che si stavano apprestando all'ultima, definitiva spallata dell'agonizzante Terzo Reich. Sarà però la capitolazione tedesca dell'8 maggio a far compiere un balzo spettacolare ai prigionieri di guerra in mano alleata. Soltanto le forze armate statunitensi si trovarono a dovere gestire 3,4 milioni di prigionieri. Era un numero che la pur efficiente macchina bellica americana non aveva previsto e non era in grado di gestire. Invece di inviare come previsto i prigionieri nei campi allestiti soprattutto nel...
La vita dei berlinesi nel maggio del  1945
Storia

La vita dei berlinesi nel maggio del 1945

Due giorni dopo la capitolazione di Berlino tutte le tracce della furiosa battaglia che aveva investito la capitale del Terzo Reich erano ancora presenti: le strade erano disseminate da carcasse bruciate di automobili e carri armati, macerie, pezzi di artiglieria ed ancora moltissimi cadaveri. Sui muri apparvero i primi ordini della forza di occupazione sovietica che instaurava per i civili un rigido coprifuoco dalle 22 di sera alle 8 del mattino. Era obbligatorio consegnare oltre ad ogni tipologia di arma, anche macchine fotografiche ed apparecchi radiofonici. Il 4 maggio, circa mille cittadini tedeschi si incolonnarono verso l’asse est-ovest della città, nel tratto fra la Porta di Brandeburgo e la Colonna della vittoria, e cominciarono a rimuovere le macerie e riempire i cra...
La capitolazione  di Berlino
Storia

La capitolazione di Berlino

Adolf Hitler si è suicidato da poco più di un giorno e con lui il giorno dopo Goebbels ed altri gerarchi nazisti. Di Bormann e del suo tentativo di salvarsi in extremis non si sa niente, il suo cadavere verrà ritrovato qualche giorno dopo, probabilmente suicida anch'egli. Senza il fanatismo delirante di Hitler che esigeva una difesa fino all'ultimo uomo di Berlino, al comandante del LVI corpo corazzato tedesco e ultimo Kampfkommandant di Berlino, generale Helmuth Weidling può finalmente prendere atto che continuare i combattimenti sarebbe una scelta insensata. Convoca pertanto la sera del 1 maggio, intorno alle 23 presso la base strategica nel Bendlerblock tutti i suoi pari in grado di essere raggiunti. La riunione si apre con la notizia della morte del Furher che diversi ...
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