giovedì, Settembre 19

Tag: magnati

Dante, il politico
Medioevo

Dante, il politico

La Firenze del XIV secolo era governata da un "regime di popolo", ovvero il potere decisionale era in mano a gran parte della popolazione produttiva del Comune. Il vertice del potere era in mano a sei Priori delle Arti, espressioni del mondo imprenditoriale e artigiano della città. Un ruolo essenziale era svolto dal Gonfaloniere di giustizia, incaricato di far rispettare gli Ordinamenti di Giustizia ed assicurare l'emarginazione dalla politica e la difesa del popolo dalla violenza dei nobili o magnati, come comunemente venivano chiamati. I Priori restavano in carica soltanto due mesi per evitare qualsiasi tentazione di consolidamento personale o familiare del potere. Sotto questo vertice politico c'erano almeno altri cinque organi politici (il Consiglio dei Cento, i Consigli spe...
Il concetto di nobiltà nella Firenze di Dante
Medioevo

Il concetto di nobiltà nella Firenze di Dante

https://www.youtube.com/watch?v=xGGJVsdZDcc&ab_channel=MarcoAugusti Contrariamente a quanto accadeva nel resto d'Europa dove un sovrano poteva delimitare giuridicamente il concetto di nobiltà nell'Italia del XIV secolo le cose erano un po' più complicate. Essere nobili nell'Italia dei Comuni non dipendeva da un titolo giuridico ma, piuttosto dall'antichità della famiglia e dalla posizione di potere e rispetto goduta nella città. I nobili o meglio i gentili uomini come più comunemente venivano chiamati (da gens parola che in latino riconduce al concetto di famiglia) dovevano essere ricchi. A niente valeva avere antenati illustri se lo stato attuale della famiglia fosse stato modesto od addirittura miserevole. In quanto alla profondità della catena genealogica bastava aver...
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