domenica, Settembre 8

Tag: Mussolini

Il grande errore di Hitler: allearsi con Mussolini
Storia, Storia Contemporanea

Il grande errore di Hitler: allearsi con Mussolini

Le ragioni della futura alleanza tra Berlino e Roma iniziano a maturare quasi subito dopo il 1922, quando Benito Mussolini, assume l'incarico di Presidente del Consiglio e Adolf Hitler ancora molto lontano dalla sua ascesa al potere, viene conquistato dalla personalità del Duce. Una fascinazione pericolosa Già il 14 novembre di quell'anno, durante una riunione del Partito nazionalsocialista dei lavoratori (NSDAP) a Monaco, Hitler pretende che la Germania faccia causa comune con un’Italia «che vive la rinascita nazionale e ha davanti a sé un grande futuro». Il futuro Fuhrer non si ferma qui, tre anni dopo, sul Mein Kampf, sostiene che la Germania può avere soltanto due alleati: l’Inghilterra e l’Italia. Tale è l'infatuazione per Mussolini e il fascismo che Hitler dichiara p...
Toscanini e il fascismo
Storia

Toscanini e il fascismo

Arturo Toscanini prima dell'avvento del fascismo era già uno dei direttori d'orchestra più famosi del mondo. Nato a Parma il 25 marzo del 1867, Toscanini aveva da sempre coniugato arte ed impegno civile. Nel 1908 si dimise da Direttore dalla Scala di Milano, assumendo dal 7 febbraio la direzione del  teatro Metropolitan di New York. Il "politico" Toscanini Questa decisione gli valse le critiche di una parte significativa del mondo artistico e degli appassionati di musica colta, ma questa esperienza porterà Toscanini a considerare gli Stati Uniti come una seconda patria.  Schierato per l'interventismo, rientrò nel 1915, all'ingresso dell'Italia in guerra, e si esibì esclusivamente in concerti di propaganda e beneficenza. Dal 25 al 29 agosto 1917, per allietare gli animi dei combatt...
Why not bomb Rome?
Storia

Why not bomb Rome?

Nel mese di maggio del 1942 sul giornale britannico Daily Mirror, a firma di Colin Bednall, esce un pezzo intitolato "Why not bomb Rome?". L'articolo si chiede provocatoriamente perché la capitale italiana è finora stata risparmiata dai bombardamenti alleati. La stampa italiana che per settimane ha esultato sulle "ardite incursioni su Londra" reagisce indignata, con commenti feroci e scomposti, dimostrando una singolare dicotomia nel valutare i bombardamenti sulle due capitali. Nonostante l'articolo in questione e la crescente pressione per non risparmiare la Città Eterna, il primo bombardamento di Roma avverrà soltanto il 19 luglio 1943 ad opera di bombardieri statunitensi guidati dal generale James Doolittle. Il primo bombardamento di Roma Doolittle era diventato famoso d...
La guerra sporca di De Vecchi in Somalia
Storia

La guerra sporca di De Vecchi in Somalia

E' l'8 dicembre 1923 quando un ingrugnito Cesare Maria De Vecchi, uno dei quadrumviri della Marcia su Roma, giunge nella colonia somala con il ruolo di Governatore, in sostituzione del giolittiano Carlo Rivieri che l'aveva amministrata con prudenza e sobrietà. De Vecchi sa che non si tratta di una promozione ma l'incarico nella lontana colonia africana è la "punizione" del Duce per i contrasti che si erano sviluppati tra i due all'indomani della conquista del potere. Il gerarca però è un osso duro, non intende essere "pensionato" in una sonnolenta colonia, lontana dalla madrepatria e soprattutto dai giochi di potere. Poco dopo il suo arrivo telegrafa al Ministro delle Colonie Federzoni affermando che la situazione in Somalia è disastrosa, tra l'altro De Vecchi dichiara che i s...
Badoglio, un gattopardo  per tutte  le  stagioni
Storia

Badoglio, un gattopardo per tutte le stagioni

https://www.youtube.com/watch?v=N923b97B_rs Riteniamo di fare cosa utile pubblicando in un solo articolo le tre puntate dedicate alla vita di uno dei più discussi protagonisti della storia italiana del Ventesimo secolo. Pietro Badoglio ha rappresentato l’archetipo classico dell’italiano in grado di costruirsi una carriera grazie a potenti padrini. Adulatore della peggior specie, accumulatore di cariche e di stipendi tanto che durante il regime fascista diventerà uno dei milionari del regime, ma soprattutto  uomo che grazie alla protezione dei potenti e ad un’innata furbizia riuscirà a sopravvivere ad autentici disastri militari, ad iniziare da Caporetto. Badoglio nasce il 28 settembre 1871 a Grezzano Monferrato da un padre proprietario terriero e sindaco del...
Badoglio, l’uomo per tutte le stagioni – Episodio 2
Storia

Badoglio, l’uomo per tutte le stagioni – Episodio 2

Abbiamo lasciato Badoglio alla vigilia di Caporetto. Cadorna fino agli ultimi giorni non ha creduto ad un'offensiva su larga scala del nemico, poi l'enorme mole di informazioni che nel tempo si sono accumulate, lo spinge a dare ordini di irrobustire l'apparato difensivo prima di prendersi un congedo per visitare le postazioni sull'Altopiano di Asiago perché continuava a temere che il ventilato attacco potesse provenire dal Trentino. Nonostante gli ordini, come vedremo, Capello e Badoglio, per cui la guerra era attacco o non era, non cambieranno atteggiamento. Il 23 ottobre Cadorna convoca un vertice nei pressi di Cividale a cui partecipa anche il tenente generale Badoglio comandante del XXVII Corpo d'Armata schierato tra  Dolje e Breg. Badoglio in dialetto piemonte...
Nazareno Strampelli, la Battaglia del Grano e l’illusione del frumento italico
Storia

Nazareno Strampelli, la Battaglia del Grano e l’illusione del frumento italico

https://www.youtube.com/watch?v=eze-0LEL5c4 Durante i primi anni del regime fascista, il Regno d'Italia importava circa 25 milioni di quintali di frumento, su un consumo totale di 75 milioni di quintali. Questa situazione provocava un pesante disavanzo nella bilancia dei pagamenti del paese, per altro concentrata su un prodotto essenziale e base dell'alimentazione dei cittadini. Per questo motivo Benito Mussolini, anticipando di qualche anno la politica autarchica, decise di lanciare una grande campagna per l'autosufficienza del frumento che chiamò, pomposamente, la Battaglia del Grano. La "battaglia" venne proclamata durante la seduta notturna della Camera dei deputati del 20 giugno 1925. Il 4 luglio venne costituito, con regio decreto, il Comitato permanente de...
La tragedia greca
Storia

La tragedia greca

https://www.youtube.com/watch?v=aTAJ8dMgkho Mussolini non aveva imparato niente fin dai primi giorni dell'entrata in guerra dell'Italia, prima con il grottesco tentativo di attaccare una Francia ormai sconfitta per mettere sulla bilancia dei futuri equilibri un "pugno di morti", sia successivamente con la disastrosa campagna d'Africa. Il desiderio di ritagliarsi di fronte all'ingombrante alleato nazista un ruolo autonomo nella conduzioni delle operazioni belliche indusse il Duce, nonostante le evidenze sull'impreparazione del Regio Esercito e sulla dubbia capacità degli Alti Comandi militari, ad attaccare la Grecia, convinto di farne un sol boccone in poche settimane. Il 28 ottobre 1940, partendo dalle sue basi in Albania (controllata fin dall'aprile del 1939) in tutta segre...
I falsi miti del  fascismo: Quando  c’era  Lui i treni arrivavano  in orario
Storia

I falsi miti del fascismo: Quando c’era Lui i treni arrivavano in orario

https://www.youtube.com/watch?v=8i8zftpgkQ4 Questa è una delle più ricorrenti bufale, che periodicamente impazzano sul web, dei presunti meriti del Regime. Una bufala non supportata da alcun fatto o riscontro concreto che possa anche minimamente renderla credibile. Non esistono documenti o registri sul traffico ferroviario dell'epoca che possono avvalorare questa categorica affermazione. Ed in realtà nessuno sotto il fascismo sentiva parlare di ritardi di treni, non perché essi non ci fossero bensì perché la mancata puntualità del servizio ferroviario, alla pari di episodi di cattiva gestione degli affari pubblici, scandali, crimini insoluti rientravano in quelle notizie che il Testo Unico per la Pubblica Sicurezza del 1931 rubricava nel concetto di "offesa al prestigi...
I falsi miti del  Fascismo: Mussolini amico dei lavoratori
Storia

I falsi miti del Fascismo: Mussolini amico dei lavoratori

https://www.youtube.com/watch?v=amK4GBT7DGA Un'altra delle leggende che pervicacemente e a dispetto dei fatti continua ad essere alimentata anche ai giorni nostri e che il fascismo grazie alla sua originaria "matrice sociale" fosse naturalmente amico dei lavoratori. Le cose non stanno così e nei limiti della lunghezza di un post tracciamo alcuni dei punti "qualificanti" di questa singolare amicizia. Il fascismo entrò a gamba tesa sui diritti dei lavoratori con la legge 563 del 3 aprile 1926, uno di quegli atti normativi che furono poi definiti come "leggi fascistissime" per il loro carattere eversivo rispetto all'ordine democratico. Con questa legge che portava come titolo Disciplina giuridica dei rapporti collettivi di lavoro il fascismo sanciva che le asso...
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