lunedì, Settembre 16

Tag: neuroscienze

I lobi temporali
Scienza

I lobi temporali

https://www.youtube.com/watch?v=B8uQiJc5wmM Proseguiamo il nostro viaggio esplorativo attraverso le meraviglie del cervello umano descrivendo brevemente cosa sono ed a cosa servono i lobi temporali. Il lobo temporale è uno dei quattro lobi principali della corteccia cerebrale nel cervello dei mammiferi. È situato al di sotto dei lobi frontale e parietale, dai quali è separato per mezzo della scissura laterale (di Silvio) praticamente all'altezza delle orecchie. La loro funzione è strettamente correlata al linguaggio ed alla percezione sensoriale. Elaborano i segnali sonori in arrivo dalle periferiche uditive attraverso la cosiddetta corteccia uditiva primaria. La quale è collegata alle aree secondarie, dove vengono interpretati i suoni e le parole. Proprio lì accanto, ma ...
Il centro di comando del  cervello
Scienza

Il centro di comando del cervello

Nella corteccia prefrontale che occupa la fronte e l'inizio della nuca si concentrano le funzioni cognitive più sofisticate, come il pensiero e il ragionamento, le credenze e il comportamento, insomma tutto quello che caratterizza il cervello di homo sapiens. I lobi frontali sono i più grandi dei quattro lobi principali della corteccia cerebrale nel cervello dei mammiferi e raggiungono la piena funzionalità dopo i primi 25-30 anni di vita. In poche parole, i lobi frontali sono il centro di comando perché gestiscono le cosiddette funzioni esecutive del cervello, come la memoria operativa, il controllo inibitorio (la capacità di reagire diversamente dal solito pur di ottenere un obiettivo), la gratificazione differita (la capacità di resistere a un desiderio in cambio di una ricom...
La corteccia cerebrale
Scienza

La corteccia cerebrale

https://www.youtube.com/watch?v=uVeIgwXkdt4 La corteccia cerebrale è la parte più complessa dell'organo più complesso del corpo umano: il cervello. La sua complessità inizia dalle dimensioni e dalla forma che assume. Immaginate una tovaglia di 2 metri quadrati stesa su una superficie, ed immaginate ancora di stringerla progressivamente verso il centro per farla entrare tutta dentro una scatola. Otterremmo qualcosa di aggrovigliato e raggrinzito un po' come succede per la materia grigia della corteccia cerebrale contenuta nelle dimensioni del nostro cranio. Le valli, per definire le parti concave della materia grigia, si chiamano solchi. Le montagne, ovvero le parti convesse, si chiamano giri. Le scissure, invece, sono dei solchi più profondi che distinguono i quattro lobi dell...
La nostra sopravvivenza? Dipende dall’ipotalamo…
Scienza

La nostra sopravvivenza? Dipende dall’ipotalamo…

https://www.youtube.com/watch?v=6CAr6HBQMqw E' una struttura minuscola, dal peso di 4 grammi e spessa circa 4 millimetri sepolta in mezzo all'encefalo. Eppure è proprio da questa struttura, l'ipotalamo che dipende letteralmente la nostra sopravvivenza. L’ipotalamo abita proprio al centro del cervello, laddove si incontrano i due emisferi, piazzato in basso davanti ai due talami. Ha una struttura destra e sinistra ma, al contrario dei talami, si presenta come una cosa sola e come tale è qui considerato. Costituisce la parte ventrale del diencefalo e comprende numerosi nuclei che attivano, controllano e integrano i meccanismi autonomici periferici, l'attività endocrina e molte funzioni somatiche quali la termoregolazione, il sonno, il bilancio idro-salino e l'assunzione del...
Il  misterioso  ippocampo
Scienza

Il misterioso ippocampo

Parte integrante del sistema limbico gli ippocampi sono probabilmente la parte meno conosciuta e più scientificamente controversa del cervello. Tutto questo nonostante le centinaia di pagine scritte su questa parte del nostro cervello. Soltanto per fare un esempio The hippocampus book, un volume di neuroscienza edito da Oxford University Press,conta ben 840 pagine! Il nome gli fu assegnato nel Cinquecento dall'anatomista bolognese Giuseppe Cesare Aranzi per la vaga forma di cavalluccio marino. Gli ippocampi sono collocati in entrambi gli emisferi fra i talami e i lobi temporali della corteccia. In estrema sintesi, hanno a che fare con la memoria e con lo spazio. Sono responsabili dell’installazione delle memorie episodiche, Rivestono un ruolo significativo sia nelle mem...
Io (non) ho  paura
Scienza

Io (non) ho paura

Ha vagamente la forma di una mandorla e da questa caratteristica mutua il nome dal greco: l'amigdala. Il compito di queste ghiandole, una per emisfero cerebrale, è, nell'arco di tempo di pochi millisecondi, di gestire le emozioni ed in particolare la paura. La paura, l'emozione forse più strettamente connessa alla nostra sopravvivenza e quindi all'evoluzione. Le due amigdale – racchiuse lateralmente dai lobi temporali di destra e di sinistra – lavorano e memorizzano in tandem, ma hanno anche alcune specializzazioni che le distinguono. Quella di destra è orientata alla paura ed alle sensazioni negative, mentre quella di sinistra, sembra essere un po' più aperta alle sensazioni positive ed in particolare al sistema delle ricompense. Ogni amigdala riceve informazion...
Scienza

Il sistema limbico

Annidato tra il tronco encefalico e la corteccia cerebrale si trova il sistema limbico costituito da un grande numero di strutture circonvolute interconnesse reciprocamente. Presente anche se in forma più primitiva anche nel cervello degli invertebrati è nel cervello dei mammiferi che è diventato estremamente complesso ed importante. Il sistema limbico è composto da talamo, ippocampo, striato, giro cingolato, corpo calloso, nucleus accumbens, ipotalamo, amigdala e bulbo olfattivo. Tutte queste strutture sono replicate nell’emisfero sinistro e nell’emisfero destro, talvolta con funzioni parzialmente diverse. Per ogni talamo, amigdala o ippocampo, ce n’è un altro speculare con l'unica eccezione dell'ipotalamo. Per molto tempo il sistema limbico è stato considerato com...
Il cervelletto
Scienza

Il cervelletto

https://www.youtube.com/watch?v=Ty2iTnwjeSs Il cervelletto deve il suo nome al termine latino cerebellum che significa "piccolo cervello". E piccolo, almeno nell'uomo lo è davvero, la sua massa corrisponde a circa il 10% del totale del cervello ed il suo peso si aggira intorno ai 130-140 grammi ed è grande più o meno come una palla da golf. Il cervelletto è parte dell’equipaggiamento cerebrale di tutti i vertebrati, di rettili, pesci, uccelli, mammiferi. Già da qualche secolo, sappiamo che serve al controllo motorio, all’equilibrio e alla coordinazione dei movimenti, perché abbiamo visto cosa succede quando viene fisicamente danneggiato. Un danno cerebellare produce negli esseri umani dei deficit nel movimento fine, nell'equilibrio, nella postura e nell'apprend...
Scienza

Il cervello rettile

La prima forma embrionale di cervello risale a circa 500 milioni di anni fa, costituito da poche centinaia di neuroni, è apparsa sott'acqua. Con lo scorrere del tempo, milioni di anni, la complessità di questo cervello è aumentata di pari passo con le forme di vita più evolute del mondo sottomarino. Poi circa 250 milioni di anni fa alcune specie anfibie hanno iniziato a colonizzare la terra esse erano dotate di cervelli più complessi atti ad affrontare l'immane compito di popolare il nostro pianeta. Ed è in questo periodo che si è evoluto quello che chiamiamo cervello rettile. Installato a bordo di specie anfibie sempre più sofisticate, è diventato una dotazione di tutti i cervelli a venire: il suo disegno di base si riscontra tanto nei moderni rettili quanto nei moderni...
Il  cervello  “trino”
Scienza

Il cervello “trino”

https://www.youtube.com/watch?v=0wFkkZOP97Q Negli Anni Sessanta dello scorso secolo Paul Donald MacLean (1913-2007) mise a rumore l'ambiente delle neuroscienze con una sua teoria quella del triune brain, "cervello trino", per studiare lo sviluppo dell'encefalo e scoprire come la parte razionale di questo potesse relazionarsi con la parte più aggressiva, brutale. Il medico statunitense si interessò anche al funzionamento vero e proprio del cervello e del controllo che esso ha riguardo alle emozioni.  La teoria che al giorno d'oggi presenta aspetti ormai obsoleti ha il vantaggio di rendere facilmente comprensibili le origini ancestrali della macchina più complicata del mondo. Il nostro cervello è infatti il prodotto mirabile dell'evoluzione che ha prefe...
Verified by MonsterInsights