giovedì, Settembre 19

Tag: pianeti rocciosi

Mercurio e il suo nucleo di ferro
Astronomia, Scienza

Mercurio e il suo nucleo di ferro

Lo studio che è stato pubblicato sulla rivista Progress in Earth and Planetary Science, dimostra in quale modo il magnetismo solare presente nelle prime fasi della formazione planetaria, potrebbe aver influenzato la struttura interna dei pianeti rocciosi. Tra questi è presente il grande e denso nucleo di ferro di Mercurio. La studio ha riprodotto il gradiente nel contenuto e nella densità di metalli osservato nei pianeti del sistema solare. Inoltre, mette in discussione l’ipotesi più accreditata, ossia per quale motivo Mercurio possiede un nucleo molto più grande rispetto al mantello, lo strato presente tra il nucleo di un pianeta e la sua crosta. I ricercatori, per molti decenni, hanno sostenuto che le collisioni avvenute con altri corpi, durante la formazione del sistema solare, av...
Una biofirma ingannevole
Astronomia, Biologia, Scienza

Una biofirma ingannevole

Una nuova generazione di telescopi, ormai imminente, ci permetterà di scrutare l'atmosfera di lontani pianeti rocciosi in orbita intorno ad altre stelle permettendone di scoprire la composizione chimica. Questa nuova opportunità sarà cruciale per identificare le "firme biologiche" che possono essere collegate, in modo diretto o indiretto, alla presenza di organismi viventi. Ossigeno=vita? In altri termini sarà più facile ipotizzare in modo più solido la probabile presenza di vita extra terrestre. Basandoci sulle peculiarità del nostro pianeta, astrofisici ed astrobiologi, da tempo, collocano in cima alle biofirme più attendibili la presenza di ossigeno nell'atmosfera. Sulla terra la presenza di ossigeno molecolare è abbondante grazie all'attività fotosintetica di piante e batteri...
Svolta nella storia della formazione  del sistema solare
Astronomia, Scienza

Svolta nella storia della formazione del sistema solare

Il processo che ha portato alla formazione del nostro "giardino cosmico", il Sistema Solare è tutt'ora pieno di punti interrogativi e di misteri. I modelli attuali non sono ancora in grado di spiegare compiutamente come si sia arrivati alle netta dicotomia tra pianeti rocciosi, interni e pianeti gassosi, esterni. Lo studio dell'università di Oxford Adesso uno studio pubblicato su "Science" ad opera di un gruppo di ricercatori dell'Università di Oxford, prospetta una soluzione convincente di questo mistero. Il modello attuale prevede che sarebbe stata la precoce formazione di Giove ad aprire un varco nel disco protoplanetario. L'ipotesi dei ricercatori di Oxford prevede che pianeti interni e pianeti esterni si siano formati in momenti ben distinti del processo di formaz...
Secondo una nuova teoria il sistema Solare si è formato in due fasi
Astronomia, Scienza

Secondo una nuova teoria il sistema Solare si è formato in due fasi

I ricercatori di Zurigo hanno ipotizzato una nuova teoria, che va a contraddire i modelli stabiliti antecedentemente sulla formazione dei pianeti del sistema Solare. Secondo la nuova teoria i primi pianeti a comparire nella nube di gas e polvere furono Mercurio, Venere, la Terra e Marte, e poi in una seconda fase quelli ricchi di gas, che orbitano oltre la fascia principale del sistema solare, ossia Giove, Saturno, Nettuno e Urano. I pianeti interni sono anche relativamente più piccoli di quelli esterni, ma sono a loro volta più ricchi di elementi volatili come l’elio, l’idrogeno e il carbonio. Il sistema Solare si è quindi formato in due tappe, per primi i pianeti rocciosi, ossia quelli più vicini al Sole, e poi quelli gassosi esterni. Questa è la conclusione a cui sono giunt...
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