giovedì, Settembre 19

Tag: Prima guerra mondiale

La battaglia di Neuve Chapelle
Storia

La battaglia di Neuve Chapelle

I francesi durante il primo anno della Grande Guerra, il 1914,si erano fatti una cattiva opinione del BEF, il Corpo di Spedizione Britannico, appena mitigata nel corso delle ultime settimane dal coraggio dimostrato dagli inglesi nel corso della prima battaglia di Ypres. Il comandante in capo dell'esercito francese Joffre cercava di persuadere gli inglesi di farsi carico di una porzione più ampia del fronte, che andava dal saliente di Ypres fino alla zona di La Bassée in modo da permettere alle sue truppe di riorganizzarsi ed ammassare più unità per le offensive a sud-est. Sorprendentemente il Comandante del BEF sir John French si dichiarò disponibile a sviluppare un'offensiva nella zona di Neuve Chapelle come attacco di supporto all'offensiva francese. Il primo grande a...
Caporetto: le ragioni  di una  disfatta  – seconda parte
Storia

Caporetto: le ragioni di una disfatta – seconda parte

https://www.youtube.com/watch?v=d7SSTER5Eh0 Continuiamo la nostra sommaria analisi sui perché della più grande ed umiliante disfatta subita dalle forze armate italiane. Gli ordini vaghi e retorici degli dell'Alto Comando Italiano Da Cadorna, ai suoi principali generali Capello, Cavaciocchi, Badoglio c'era l'assurda convinzione che la gestione di un così vasto esercito si potesse assicurare attraverso l'emanazione di circolari ed ordini che trasudavano vaghezza e retorica in modo impressionante. C'era la sottesa convinzione che bastava prescrivere delle volontà, per altro in modo magniloquente e spesso infarcito di aggettivi astrusi, affinché la realtà si conformasse ai desiderata degli Alti Comandi italiani. Si andava da Capello che scriveva in una s...
Caporetto: le ragioni di una disfatta – prima parte
Storia

Caporetto: le ragioni di una disfatta – prima parte

https://www.youtube.com/watch?v=pKPQ4VYXrr8 Poco meno di tre mesi fa è ricorso il centenario della più disastrosa sconfitta della storia dell'Esercito Italiano, la cosiddetta rotta di Caporetto. A distanza di cento anni essa rappresenta una ferita ancora non del tutto rimarginata e le polemiche e le discrepanti valutazioni tra storici, esperti militari ed intellettuali sono tutt'altro che terminate. In questo e nel prossimo post offriremo una succinta panoramica sulle ragioni della disfatta di Caporetto o dodicesima battaglia dell'Isonzo, partendo da quelle su cui c'è un quasi generale consenso. I rimpiazzi La decima e l'undicesima battaglia dell'Isonzo avevano causato una terribile emorragia di uomini nel Regio Esercito. Una vera e propria ecatombe: nella decima battaglia...
La prima  battaglia della Champagne
Storia

La prima battaglia della Champagne

La battaglia della Champagne, una regione della Francia settentrionale, fu in realtà una serie di offensive dell'esercito francese, con il sostegno marginale del Corpo di Spedizione britannico, contro l'invasore tedesco che si svilupparono dal 20 dicembre 1914 e si estesero ad un settore del fronte che andava da Nieuwpoort a Verdun, durando fino al 17 marzo dell'anno successivo. Nella Champagne si combatterono per lo più battaglie di logoramento, dal momento che le posizioni significative dal punto di vista tattico venivano prese, poi perse, poi prese di nuovo e perse ancora. Agli attacchi francesi si susseguivano contrattacchi tedeschi di pari intensità, e una battaglia particolarmente violenta venne combattuta per la presa del villaggio di Perthes, un abitato fino a quel momento ...
Il ruolo dell’artiglieria austro-tedesca nella battaglia di Caporetto
Storia

Il ruolo dell’artiglieria austro-tedesca nella battaglia di Caporetto

Nello sfondamento che porterà al disastro di Caporetto un ruolo fondamentale lo svolgerà l'artiglieria, sia quella potentissima italiana che rimase pressocché silente per una serie di clamorosi errori degli alti comandi militari, sia quella degli imperi centrali ed in particolare quella tedesca. I primi tre anni di guerra avevano proposto, per chi lanciava un'offensiva, lo stesso schema nell'uso dell'artiglieria. Si operava un bombardamento preventivo contro le trincee ed i reticolati del nemico nel tentativo di infliggere perdite importanti e favorire così l'attacco delle proprie truppe. L'aspetto logistico di questi bombardamenti preparatori era un vero e proprio incubo per i comandi militari: riuscire a produrre e trasportare una quantità di munizioni sufficienti a...
L’affondamento del Lusitania
Storia

L’affondamento del Lusitania

https://www.youtube.com/watch?v=wJ5X673NRpU Il blocco navale  inglese nei confronti della  Germania contribuì ad un cambiamento di strategia dei sottomarini tedeschi nell'Atlantico.  Fino  ad  allora,  come per altro quelli inglesi,  gli U-boot venivano usati come scorta degli squadroni navali anche perché  quelli  che avevano un autonomia sufficiente per   svolgere una guerra corsara che  minacciasse  le rotte commerciali alleate e dei paesi neutrali  erano pochi. Il 4 febbraio 1915 i tedeschi dichiararono che il mare intorno alla Gran Bretagna era zona di guerra, e che qualsiasi nave, alleata o neutrale, trovata entro questi confini sarebbe stata affondata immediatamente. Questo cambio di strategia che mandò  alle  ortiche le leggi del diritto internazionale sull’af...
Storia

Il morale dei soldati italiani alla vigilia di Caporetto

https://www.youtube.com/watch?v=EINRNjCYTXY&t=794s Una delle concause che determinerà  l'esito disastroso della dodicesima battaglia dell'Isonzo,  meglio come  conosciuta come la rotta di Caporetto è certamente il bassissimo  livello del morale delle truppe italiane. I soldati italiani si erano dissanguati nel corso  di  una serie di offensive i cui risultati strategici e spesso anche quelli tattici erano  modesti, se non addirittura irrilevanti. Soggetti a comandanti spesso  inadeguati e crudeli che non esitavano a lanciarli in attacchi suicidi, punizioni idiote, fucilazioni gratuite ed attenzione grottesca a particolari irrilevanti le truppe che saranno travolte dall'attacco austro-tedesco del 24 ottobre 1917 avevano il morale  sotto i tacchi. Aveva  &n...
Luigi Capello, il  rivale di Cadorna
Storia

Luigi Capello, il rivale di Cadorna

Se possibile  il comandante  della II Armata  che sarà  travolta a Caporetto  è una figura ancora  più controversa di Cadorna. Lugi Capello, classe 1859, si presentava con una figura imponente, quasi obesa ma con un carattere  irruento,  passionale e spietato  che lo  portò  presto ad essere  detestato dai suoi ufficiali e dalla  truppa. Per alcuni era  il  miglior  generale  del Regio Esercito durante  la Grande Guerra, anche se quasi tutti concordavano sul fatto che Capello dava  il meglio di sé nelle operazioni militari offensive. Il suo linguaggio sfociava spesso  nel  turpiloquio e  non aveva in alcuna considerazione l'incolumità dei propri uomini, tanto che gli fu affibbia...
Cadorna,  l’uomo e il generale
Storia

Cadorna, l’uomo e il generale

https://www.youtube.com/watch?v=VBTtOD9_DHc Il conte generale Luigi Cadorna apparteneva ad  una famiglia con radicate tradizioni militari. Suo  padre Raffaele  aveva guidato il 20 settembre del 1870 la presa  di Roma e suo figlio Raffaele nel 1944 guiderà il Corpo Volontari della Libertà nel  corso della guerra di Liberazione prima di sedere in Parlamento  per tre legislature nelle file  della Democrazia  Cristiana. La  storiografia ha interpretato  in modi controversi  la figura  del Capo di Stato Maggiore generale  del  Regio Esercito (nominalmente il Comandante Supremo era  il  Re, che ben si guardava dall'intromettersi nelle competenze  militari), incarico che Cadorna ricoprì dal 1914 dopo l'improvvisa morte del generale Alberto Pollio. ...
La battaglia di Coronel
Storia

La battaglia di Coronel

Lo scoppio della Prima Guerra Mondiale  aveva  sorpreso  diverse  formazioni  navali tedesche lontane dalle  acque territoriali. La più importante e potente  delle quali era  quella al comando del vice ammiraglio conte Maximilian von Spee, comandante  dalle  grandi qualità professionali. La squadra di cui von Spee era al  comando disponeva di una divisione di incrociatori corazzati, cui si accompagnavano quattro incrociatori leggeri (dei quali solo due presero parte alla battaglia). Le sue navi più potenti, lo Scharnhorst e il Gneisenau, entrati in servizio nel 1907, erano una eccellente realizzazione nel panorama degli incrociatori corazzati, che però ormai erano una classe di navi  superata rispetto ai moderni canoni della guerra navale. Per diversi mesi  la  flotta di von Spee  cr...
Verified by MonsterInsights