giovedì, Settembre 19

Tag: Quisling

I collaborazionisti nella seconda guerra mondiale
Storia, Storia Contemporanea

I collaborazionisti nella seconda guerra mondiale

I nazisti, e in misura minore i fascisti italiani, furono felici di poter sfruttare nei territori occupati i risentimenti di fazioni politiche o minoranze etniche che ritenevano, a torto o ragione, di aver conti da regolare con le strutture politiche e sociali dei governi destituiti dall’occupazione delle forze dell’Asse. Il collaborazionismo come prassi per gestire i territori occupati Non si trattava soltanto di applicare il vecchio e collaudato principio del divide et impera ma anche di ridurre i costi e la fatica di amministrare e sfruttare i territori occupati. Le persone che si offrirono di aiutare i nazisti a gestire il potere nei loro paesi occupati vennero definiti con il termine dispregiativo di “collaborazionisti”. Il fenomeno però era più complesso di una semplice a...
I “collaborazionisti” nella seconda guerra mondiale
Storia

I “collaborazionisti” nella seconda guerra mondiale

I nazisti, ed in misura minore i fascisti italiani, furono felici di poter sfruttare i risentimenti, nei territori occupati, di fazioni politiche o minoranze etniche che ritenevano, a torto o ragione, di aver conti da regolare con le strutture politiche e sociali dei governi destituiti dall'occupazione delle forze dell'Asse. Non si trattava soltanto di applicare il vecchio e collaudato principio del divide et impera ma anche di ridurre i costi e la fatica di amministrare e sfruttare i territori occupati. Le persone che si offrirono di aiutare i nazisti a gestire il potere nei loro paesi occupati vennero definiti con il termine dispregiativo di "collaborazionisti". Il fenomeno però era più complesso di una semplice adesione per ragioni di tornaconto personale, in alcuni casi...
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