giovedì, Settembre 19

Tag: Vittorio Emanuele

Why not bomb Rome?
Storia

Why not bomb Rome?

Nel mese di maggio del 1942 sul giornale britannico Daily Mirror, a firma di Colin Bednall, esce un pezzo intitolato "Why not bomb Rome?". L'articolo si chiede provocatoriamente perché la capitale italiana è finora stata risparmiata dai bombardamenti alleati. La stampa italiana che per settimane ha esultato sulle "ardite incursioni su Londra" reagisce indignata, con commenti feroci e scomposti, dimostrando una singolare dicotomia nel valutare i bombardamenti sulle due capitali. Nonostante l'articolo in questione e la crescente pressione per non risparmiare la Città Eterna, il primo bombardamento di Roma avverrà soltanto il 19 luglio 1943 ad opera di bombardieri statunitensi guidati dal generale James Doolittle. Il primo bombardamento di Roma Doolittle era diventato famoso d...
L’ultima guerra del Risorgimento
Storia

L’ultima guerra del Risorgimento

Alla vigilia della Terza Guerra d'Indipendenza l'esercito italiano con il suoi 250.000 effettivi era circa il quadruplo di quello sardo-piemontese che aveva combattuto nel 1859. Gli effettivi si erano gonfiati con diverse divisioni appartenenti agli ex stati, grandi e piccoli, pre unitari e ad alcune migliaia di garibaldini assimilati nel Regio Esercito. La struttura di comando era però ancora per i due terzi in mano ai sardi e ai piemontesi e l'amalgama nella truppa era molto lontano da una condizione accettabile. In particolare gli ex borbonici e gli ex garibaldini erano visti con sospetto dalla vecchia casta militare sabauda. La paura verso questi ultimi era tale che in preparazione della guerra furono costituiti soltanto due centri per l'arruolamento, a Como e a Bari. In questo mod...
Firenze, capitale d’Italia
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Firenze, capitale d’Italia

I primi anni dell'unità italiana furono molto complicati. Nel meridione d'Italia imperversava quella che i Savoia preferivano etichettare come guerra al brigantaggio e che invece era pericolosamente simile ad una vera e propria guerra civile. L'arresto di Garibaldi per i fatti di Aspromonte aveva messo il paese in fibrillazione. Urbano Rattazzi travolto dalle manifestazioni popolari era stato costretto a dimettersi. E sullo sfondo, irrisolta, c'era sempre la questione romana. Vittorio Emanuele al posto del dimissionario Rattazzi nomina Presidente del Consiglio Luigi Carlo Farini che entra in carica l'8 dicembre 1862, all'età di 50 anni. Pur non essendo piemontese, Farini aveva una lunga frequentazione con l'establishment sabaudo e pertanto godeva della fiducia del Re....
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