domenica, Settembre 8

Trovata una grotta lunare sotto il Mare della Tranquillità

Trovata una grotta lunare sotto il Mare della Tranquillità. La formazione potrebbe ospitare i futuri astronauti. Il Mare della Tranquillità è il luogo in cui la missione Apollo 11 è atterrata nel pomeriggio del 20 luglio del 1969. Proprio mentre la NASA e le altre agenzie spaziali pianificano una presenza sulla Luna attraverso il programma Artemis, si scopre che il Mare della Tranquillità potrebbe nascondere un tesoro inesplorato che vale la pena di visitare. Per la prima volta, gli scienziati hanno dimostrato l’esistenza di una grotta sulla Luna. L’articolo sui risultati è stato pubblicato il 15 luglio sulla rivista Nature.

Gli scienziati hanno scoperto una cavità sotterranea sotto il Mare della Tranquillità. La formazione, sotto forma di grotta, potrebbe offrire un riparo ai futuri astronauti lunari. Le grotte lunari, ovvero i passaggi sotterranei formatisi a causa di processi vulcanici durante l’antica storia della Luna, sono collegate alle fosse che ricoprono la superficie lunare. La lunga e ampia grotta, scoperta esaminando i dati d’archivio della NASA, potrebbe essere utilizzata per proteggere gli astronauti dalle radiazioni intense e dagli sbalzi di temperatura estremi. Inoltre potrebbe fornire una nuova strada per studiare le rocce lunari.

La grotta lunare: i dettagli

La grotta si trova nel Mare della Tranquillità, a circa 400 chilometri dal sito di atterraggio dell’Apollo 11. La formazione è larga 40 metri e lunga 10 metri. Lorenzo Bruzzone, professore presso l’Università di Trento in Italia ha spiegato che: “Queste grotte sono state teorizzate per oltre 50 anni, ma è la prima volta in assoluto che ne dimostriamo l’esistenza”. I ricercatori hanno trovato le prove nei dati del Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO) della NASA , originariamente catturati dallo strumento Miniature Radio-Frequency (Mini-RF) nel 2010. Il team, utilizzando nuove tecniche di elaborazione, ha rianalizzato i dati e ha individuato riflessi radar indicativi di una grotta.

Leonardo Carrer, ricercatore presso l’Università di Trento ha precisato che: “La spiegazione più probabile per le nostre osservazioni è che si tratta di un tubo di lava vuoto. Sebbene questa sia la prima del suo genere che il team ha scoperto, è probabile che ce ne siano molte altre. Sebbene la mera esistenza della grotta sia entusiasmante di per sé, è molto promettente per le future esplorazioni lunari”.

Conclusioni

La superficie lunare è un luogo molto inospitale, dove le temperature superficiali variano da 260 gradi Fahrenheit (127 gradi Celsius) a -279 gradi Fahrenheit (-173 gradi Celsius). Per non parlare dell’intensa radiazione solare, che può essere fino a 150 volte superiore a quella sulla Terra. Le grotte lunari potrebbero essere formazioni importanti da utilizzare come riparo dagli astronauti.

Il ricercatore principale di Mini-RF Wes Patterson del Johns Hopkins Applied Physics Laboratory conclude spiegando che: “Questa ricerca dimostra sia come i dati radar della Luna possano essere utilizzati in modi nuovi per affrontare questioni fondamentali per la scienza e l’esplorazione, sia quanto sia cruciale continuare a raccogliere dati della Luna rilevati da remoto. Questo include l’attuale missione LRO e, si spera, le future missioni orbitali”.

FONTI:

https://edition.cnn.com/2024/07/20/science/moon-cave-science-newsletter-wt/index.html

https://www.space.com/moon-cave-lunar-exploration-radar-images

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