giovedì, Settembre 19

Venere: possibili segni di vita nelle nubi

Venere: possibili segni di vita nelle nubi. La scoperta che ha scatenato polemiche adesso ha più prove. L’inaspettata scoperta nelle nubi di Venere di un gas è avvenuta quattro anni fa. Sul pianeta è stata individuata la fosfina, un elemento che sulla Terra simboleggia la vita. Successivamente alla scoperta ci furono molte controversie e critiche nelle osservazioni successive che non corrispondevano ai risultati ottenuti.

Lo stesso team, ora dietro quella scoperta, è tornato con altre osservazioni. Queste sono state presentate per la prima volta il 17 luglio ad un incontro della Royal Astronomical Society a Hull. Le osservazioni stanno fornendo nuove basi per altri studi scientifici già avviati. I dati contengono una prova più forte che la fosfina è presente nelle nubi di Venere. Il gemello della Terra è simile al nostro per dimensioni. Purtroppo però presenta temperature superficiali che possono fondere il piombo e nubi fatte di acido solforico corrosivo.

Venere: la scoperta

Il lavoro è stato svolto grazie ad un nuovo ricevitore installato su uno degli strumenti utilizzati per le osservazioni, il James Clerk Maxwell Telescope alle Hawaii. Questo strumento ha dato al team maggiore fiducia nelle sue scoperte. Dave Clements, ha affermato che: “Abbiamo avuto tre campagne di osservazione e in una sola esecuzione abbiamo ottenuto 140 volte più dati rispetto alla rilevazione originale. E ciò che abbiamo ottenuto finora indica che abbiamo di nuovo rilevazioni di fosfina”.

Un altro team, di cui faceva parte anche Dave Clements, ha presentato prove dell’esistenza di un altro gas, l’ammoniaca. Il ricercatore ha spiegato che: “Questo è probabilmente più significativo della scoperta della fosfina. Siamo ancora lontani dal dirlo, ma se c’è vita su Venere che produce fosfina. Non abbiamo idea del perché la stia producendo. Tuttavia, se c’è vita su Venere che produce ammoniaca, abbiamo un’idea del perché potrebbe voler respirare ammoniaca”.

Venere

Venere: segni di vita?

La fosfina è un gas tossico e maleodorante prodotto dalla decomposizione di materia organica o batteri. L’ammoniaca, invece, è un gas dall’odore pungente che si trova naturalmente nell’ambiente. Quest’ultimo è prodotto principalmente dai batteri al termine del processo di decomposizione dei rifiuti vegetali e animali.

La fosfina è stata scoperta nell’atmosfera di Saturno, ma non è una cosa inaspettata, perché Saturno è un gigante gassoso. Tuttavia, i pianeti rocciosi come la Terra, Venere e Marte hanno atmosfere in cui l’ossigeno domina la chimica. Questi pianeti non avevano una massa sufficiente per trattenere l’idrogeno che avevano al momento della loro formazione, e quell’idrogeno è sfuggito. Per questo trovare questi gas su Venere è inaspettato.

Dave Clements ha spiegato che: “Secondo tutte le normali aspettative, non dovrebbero esserci. Fosfina e ammoniaca sono state entrambe suggerite come biomarcatori, anche sugli esopianeti. Quindi trovarli nell’atmosfera di Venere è interessante anche su questa base. Quando abbiamo pubblicato i risultati sulla fosfina nel 2020, comprensibilmente, è stata una sorpresa”.

Venere: i dettagli della scoperta

Gli studi successivi hanno messo in discussione i risultati, suggerendo che la fosfina fosse è in realtà comune anidride solforosa. I nuovi dati dello studio escludono che l’anidride solforosa possa essere un contaminante e che la mancanza di fosfina da altre osservazioni è dovuta alla tempistica. Dave Clements ha dichiarato che: “Tutte le nostre osservazioni che hanno rilevato fosfina sono state prese mentre l’atmosfera di Venere si spostava dalla notte al giorno. Mentre tutte le osservazioni che non hanno rilevato fosfina sono state prese mentre l’atmosfera si spostava dal giorno alla notte”.

Durante il giorno, la luce ultravioletta del Sole può rompere le molecole nell’atmosfera superiore di Venere. Secondo il ricercatore “tutta la fosfina viene cotta, ed è per questo che non viene rilevata”, Dave Clements ha aggiunto che “l’unica eccezione era lo Stratospheric Observatory for Infrared Astronomy, che ha effettuato osservazioni di notte. Un’ulteriore analisi di quei dati ha rivelato deboli tracce della molecola, rafforzando la teoria”.

Una ricerca non correlata di un gruppo guidato da Rakesh Mogul, professore di chimica e biochimica alla California State Polytechnic University di Pomona, ha rianalizzato vecchi dati della sonda Pioneer Venus Large della NASA, entrata nell’atmosfera del pianeta nel 1978. La ricerca ha mostrato fosfina all’interno delle nubi di Venere a circa il livello di una parte per milione, che è esattamente ciò che è stato rilevato recentemente.

Venere: microbi respiranti?

L’ammoniaca su Venere rappresenterebbe una scoperta ancora più sorprendente. Le nubi di Venere sono fatte di goccioline ma non sono d’acqua. C’è acqua in esse ma anche così tanta anidride solforosa disciolta che diventano acido solforico estremamente concentrato. Il ricercatore ha dichiarato che: “È così concentrato che, per quanto ne sappiamo, non sarebbe compatibile con nessuna forma di vita di cui siamo a conoscenza sulla Terra. Compresi i batteri estremofili, che amano gli ambienti molto acidi” riferendosi agli organismi in grado di sopravvivere in condizioni ambientali estreme.

Nonostante ciò, l’ammoniaca contenuta in queste goccioline di acido può agire da tampone per l’acidità e abbassarla ad un livello sufficientemente basso da consentire ad alcuni batteri terrestri noti di sopravvivere. Sarebbe molto eccitante se fosse una specie di vita microbica a produrre ammoniaca. Una possibile specie renderebbe il suo ambiente molto meno acido e molto più vivibile, al punto che sarebbe acido solo quanto alcuni dei luoghi più estremi della Terra, quindi non del tutto folle.

Conclusioni

Il ruolo dell’ammoniaca è più facile da spiegare rispetto alla fosfina. Questo perché l’ammoniaca potrebbe essere utile alla vita. Purtroppo però non capiamo come viene prodotta proprio come non capiamo come viene prodotta la fosfina. Secondo Greaves la presenza di fosfina e ammoniaca non sarebbe una prova di vita microbica su Venere, perché mancano tante informazioni sullo stato del pianeta. I nuovi dati su fosfina e ammoniaca sono molto intriganti. La scoperta apre infatti nuove strade per la ricerca. Quindi, rilevare fosfina e ammoniaca nelle nubi sul pianeta è non solo entusiasmante, ma anche l’inizio di un viaggio più lungo per svelare i misteri dell’atmosfera di Venere.

L’attuale comprensione degli scienziati della chimica atmosferica di Venere non può spiegare la presenza di fosfina. Se confermata, la scoperta dell’ammoniaca sarebbe entusiasmante. Perché l’ammoniaca e l’acido solforico non dovrebbero essere in grado di coesistere senza un processo, vulcanico, biologico o qualcosa di non ancora considerato, che determini la produzione di ammoniaca stessa. Entrambi questi risultati sono solo preliminari e richiederanno una conferma indipendente. La scoperta rende le prossime missioni su Venere, come la Jupiter Icy Moons Explorer e la DAVINCI, molto interessanti.

FONTE:

https://edition.cnn.com/2024/07/29/science/venus-gases-phosphine-ammonia/index.html

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