Scienza

Zuccheri e alimentazione

Una fonte nutritiva essenziale per il nostro organismo è costituita dagli zuccheri o carboidrati. Tra le molte funzioni che ricoprono la più importante è quella di fornirci energia. Come le proteine anche i carboidrati complessi sono formati da tante unità molecolari che si ripetono: i monosaccaridi. Glucosi, fruttosio e lattosio sono esempi di monosaccaridi. Il glucosio e il saccarosio sono rapidamente assimilati dal nostro organismo mentre i carboidrati complessi come l’amido richiedono più tempo per essere digeriti.

Sangue e glucosio

Il nostro organismo deve infatti “scomporli” nelle unità fondamentali affinché le cellule le consumino per produrre l’energia che ci tiene in vita. Come è noto l’organo più energivoro di tutti è il cervello, che da solo consuma 100 gr di glucosio ogni giorno. Infatti contrariamente alle altre cellule che possono utilizzare anche i grassi per ottenere energia, i neuroni si “cibano” solo di glucosio.

Questa esigenza fa si che nel nostro sangue debba essere presente sempre del glucosio. E qui il nostro organismo ci mostra una delle tante meravigliose funzioni che lo rendono una “macchina” quasi perfetta. Quando i carboidrati complessi vengono scomposti in molecole di glucosio, una parte viene consumata subito, un’altra viene “stoccata” sotto forma di grassi per essere utilizzata in caso di necessità. Infine un altra parte viene dirottata nei muscoli e nel fegato sotto forma di glicogeno. Il glicogeno è un polimero ramificato del glucosio (è formato da molte unità di glucosio unite fra loro) e rappresenta una riserva energetica importantissima per sostenere il metabolismo corporeo.

Il ruolo dell’insulina e del glucagone

Il glicogeno quindi per le sue caratteristiche può essere utilizzato molto velocemente in caso di emergenza energetica del nostro organismo. A regolare la produzione e l’approvvigionamento energetico del nostro corpo sono sono due “messaggeri” chimici: l’insulina e il glucagone. La prima viene prodotta quando vi è un’eccessiva quantità di glucosio nel sangue, e quindi occorre metterlo da parte per quando ve ne sarà bisogno. Il glucagone ha invece il ruolo opposto, viene prodotto quando il sangue ha una quantità insufficiente di glucosio.

Questo meccanismo però a volte viene messo in crisi dai nostri comportamenti alimentari. Un pasto troppo abbondante può portare a un picco glicemico, che a sua volta induce alla secrezione di molta insulina.L’eccesso di insulina porta a una drastica e veloce riduzione della quantità di glucosio nel sangue che paradossalmente induce ad un appetito forzato e innaturale. Invece che pranzi molto ricchi e abbondanti dovremmo mangiare 4 o 5 volte al giorno, dipende dall’attività fisica che facciamo, ma con pasti leggeri e ben dosati.

Inoltre dovremmo privilegiare gli zuccheri complessi come quelli del pane e della pasta, piuttosto che quelli derivanti dai dolciumi. Questi ultimi vengono infatti metabolizzati molto velocemente e contribuiscono a creare le premesse per il picco glicemico. Sugli zuccheri semplici, che come detto vanno consumati con moderazione, circolano però tante inesattezze e fake news.

Quanta confusione sugli zuccheri

Ad iniziare dal termine “zucchero raffinato” che viene etichettato come qualcosa di artefatto e pericoloso per la nostra salute. Tutti gli zuccheri in commercio sono raffinati, nessuno escluso. Raffinato significa infatti purificato, altrimenti avremmo di fronte una poltiglia estratta dalla barbabietola o dalla canna da zucchero. La raffinazione serve ad eliminare dallo zucchero ogni impurità. E come abbiamo già scritto in un precedente articolo non c’è alcuna differenza nella struttura tra lo zucchero bianco e quello di canna, la diversità rilevabile solo con tecniche molto sofisticate ammonta ad un irrisorio 0,001% di impurezze residue. Per il resto sapore e qualità nutrizionali sono assolutamente identiche.

Un’altra fake news da smontare è che i bambini che consumano un eccesso di zucchero diventano iper attivi. In realtà la quantità di glucosio che arriva al cervello è infatti sempre la stessa grazie all’azione degli ormoni insulina e glucagone. Il vero danno che consumare merendine e dolciumi apporterà al vostro bambino sarà costituito da un eccesso di peso. Inoltre una dieta troppo ricca di zuccheri favorisce l’insorgenza nel tempo di malattie cardiovascolari e del diabete.

Un’altra attenzione che deve essere posta riguarda l’etichette che sbandierano la realizzazione di un prodotto con solo “zuccheri della frutta”, si tratta comunque di zuccheri che producono se abusati dei medesimi danni degli altri. Quello che conta come sempre non è la provenienza ma la concentrazione.

Foto da Pixabay

Fonti:

mypersonaltrainer.it

Alonci, Giuseppe. Tutta questione di chimica: Sette brevi lezioni sul mondo che ci circonda

Natale Seremia

Appassionato da sempre di storia e scienza. Divoratore seriale di libri e fumetti. Blogger di divulgazione scientifica e storica per diletto. Diversamente giovane. Detesto complottisti e fomentatori di fake news e come diceva il buon Albert: "Solo due cose sono infinite: l’universo e la stupidità umana, riguardo l’universo ho ancora dei dubbi."

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