giovedì, Settembre 19

Asteroide Bennu: ecco cosa contiene il campione

Asteroide Bennu: ecco cosa contiene il campione. Secondo la NASA è un campione di asteroide senza precedenti, che contiene “elementi cruciali per la vita”. Effettuati i primi studi sul campione di asteroide Bennu risalente a 4,5 miliardi di anni. Il campione, accolto nello spazio e portato sulla Terra dalla NASA, mostra prove di un alto contenuto di carbonio e acqua. Questi componenti uniti insieme potrebbero indicare che gli elementi costitutivi della vita sulla Terra potrebbero essere stati trovati nella roccia.

La NASA ha dato la notizia ieri mercoledì 11 ottobre dal Johnson Space Center a Houston. Da qui gli scienziati hanno mostrato il materiale dell’asteroide per la prima volta da quando è atterrato lo scorso settembre.
La scoperta fa parte di una valutazione preliminare del team scientifico OSIRIS-REx della NASA.

L’amministratore della NASA Bill Nelson ha dichiarato che: “Il materiale di OSIRIS-REx raccolto è il più grande campione di asteroide ricco di carbonio mai consegnato sulla Terra. Questo aiuterà gli scienziati a indagare sulle origini della vita sul nostro pianeta per le generazioni a venire. Quasi tutto ciò che facciamo alla NASA cerca di rispondere a domande su chi siamo e da dove veniamo. Missioni della NASA come OSIRIS-REx miglioreranno la nostra comprensione degli asteroidi che potrebbero minacciare la Terra, dandoci uno sguardo su ciò che si trova oltre. Il campione è tornato sulla Terra, ma c’è ancora tanta scienza da scoprire, una scienza come non l’abbiamo mai vista prima”.

asteroide

Asteroide Bennu

I primi dati raccolti, nonostante sia necessario un ulteriore lavoro per comprendere la natura dei composti del carbonio trovati, fanno ben sperare per le future analisi del campione di asteroide. I segreti custoditi nelle rocce e nella polvere dell’asteroide saranno studiati per decenni a venire. Questo offrirà spunti su come si è formato il nostro sistema solare, su come i materiali precursori della vita potrebbero essere stati seminati sulla Terra. Ma soprattutto quali precauzioni devono essere prese per evitare collisioni di asteroidi con il nostro pianeta.

L’obiettivo della raccolta del campione OSIRIS-REx era di 60 grammi di materiale asteroidale. Gli esperti della NASA Johnson, che lavorano in camere bianche costruite appositamente per la missione, hanno trascorso finora 10 giorni a smontare attentamente l’hardware di ritorno. Questo ha permesso di dare un’occhiata al campione.

I ricercatori, quando il coperchio del contenitore scientifico è stato aperto per la prima volta, hanno scoperto che un materiale extra dell’asteroide copriva l’esterno della testa del collettore, del coperchio del contenitore e della base. C’era così tanto materiale in più che ha creato un rallentamento del processo di raccolta e contenimento del campione primario.

Asteroide Bennu: dettagli

Vanessa Wyche, direttrice della NASA Johnson ha spiegato che: “I nostri laboratori erano pronti per qualunque cosa Bennu avesse in serbo per noi. Abbiamo avuto scienziati e ingegneri che lavorano fianco a fianco per anni per sviluppare guanti e strumenti specializzati, per mantenere intatto il materiale dell’asteroide e per curare i campioni in modo che i ricercatori, ora e tra decenni, possano studiare questo prezioso dono del cosmo”.

I ricercatori, nelle prime due settimane, hanno eseguito delle analisi molto rapide di materiale. Le analisi sono state svolte raccogliendo immagini da un microscopio elettronico a scansione, misurazioni a infrarossi, diffrazione di raggi X e analisi di elementi chimici. La tomografia computerizzata a raggi X è stata utilizzata anche per produrre un modello computerizzato 3D di una delle particelle, evidenziandone i diversi interni. Questo primo sguardo ha fornito la prova della presenza di abbondante carbonio e acqua nel campione.

Dante Lauretta, ricercatore principale di OSIRIS-REx, Università di Arizona, Tucson ha dichiarato che: “Mentre scrutiamo gli antichi segreti conservati nella polvere e nelle rocce dell’asteroide Bennu, stiamo sbloccando una capsula del tempo che ci offre profonde intuizioni sulle origini del nostro sistema solare. L’abbondanza di materiale ricco di carbonio e l’abbondante presenza di minerali argillosi contenenti acqua sono solo la punta dell’iceberg cosmico”.

Conclusioni

Le scoperte, rese possibili attraverso anni di collaborazione dedicata e scienza all’avanguardia, ci spingono a poter comprendere non solo il nostro vicinato celeste ma anche il potenziale che ha dato il via all’inizio della vita. Con ogni singola rivelazione di Bennu, ci avviciniamo a svelare i misteri della nostra eredità cosmica.

Il team di ricerca, per i prossimi due anni, continuerà ad analizzare i campioni e a condurre le analisi necessarie per raggiungere gli obiettivi scientifici della missione. La NASA conserverà almeno il 70% del campione per ulteriori ricerche da parte di scienziati di tutto il mondo. L’altra parte del campione verrà fornito allo Smithsonian Institution, allo Space Center di Houston e all’Università dell’Arizona per essere esposti al pubblico. La OSIRIS-REx è la terza missione del programma New Frontiers della NASA.

FONTI:

https://edition.cnn.com/2023/10/11/world/osiris-rex-bennu-asteroid-sample-reveal-scn/index.html

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Verified by MonsterInsights